Scopriamo le tariffe in Italia e le agevolazioni degli e-commerce
Un imprenditore o un’impresa che abbiano corrisposto una somma di denaro a un soggetto privato, generalmente in forma di prestito, potrebbero incappare in problemi relativi all’insolvenza. L’insolvenza è quella condizione nella quale il debitore non adempie alle sue obbligazioni, costringendo il creditore a prendere provvedimenti.
La risoluzione di problematiche simili è certamente possibile, ci si può affidare alle società di recupero crediti. Tuttavia, va precisato che operazioni di questo tipo hanno un costo. A tal proposito, vediamo quali sono le tariffe italiane relative all’avvio di una o più pratiche di recupero crediti.
L’ammontare del costo di un recupero crediti
Contrariamente a quanto si pensi, l’attività di recupero crediti non ha un costo fisso. Trattandosi di una procedura da attuare attraverso studi legali (o agenzie di riscossione dei crediti), le tariffe dei singoli procedimenti possono variare enormemente da un caso all’altro. Uno studio particolarmente noto, ad esempio, potrà richiedere tariffe più elevate rispetto a una realtà legale minore.
Oltre a ciò, il costo può variare anche in base al numero di pratiche da aprire. In linea generale, l’ammontare della somma da corrispondere allo studio che si occuperà del recupero è dato dall’insieme delle tariffe delle singole pratiche: tante più saranno le pratiche da aprire, tanto più alto sarà il costo finale dell’operazione di recupero crediti.
La costituzione di una tariffa di recupero crediti
Pur essendo vero che i singoli studi applicano determinate tariffe in base alle loro politiche economiche, è altrettanto vero che le modalità di costituzione della spesa sono le stesse da una realtà legale all’altra.
Entrando nel dettaglio, gli studi legali, quando si tratta di aprire una nuova pratica di recupero crediti, applicano due costi distinti: il costo dell’attivazione della specifica posizione e un compenso in percentuale sulle somme eventualmente recuperate.
È logico, dunque, che nel caso in cui il recupero del credito non avvenga, il soggetto creditore sarà tenuto a pagare esclusivamente i costi di apertura della pratica.
Inoltre, si tenga presente che il costo complessivo dell’operazione potrà diminuire nel caso in cui si decida di aprire un numero più ampio di singole pratiche: tante più saranno le richieste singole di recupero crediti, tanto più basso sarà il costo di ogni prestazione.
I costi medi in Italia e le agevolazioni garantite dagli e-commerce
Pur non potendo stabilire un costo fisso valido per tutte le pratiche di recupero crediti, portate avanti dai singoli studi legali, è comunque possibile fare una media dei costi delle operazioni interessate.
Gli studi legali più affermati possono anche stabilire tariffe in grado di toccare quota 100 euro. L’apertura di più pratiche, invece, può comportare la diminuzione progressiva del costo delle procedure successive, sino a determinare il prezzo complessivo dell’intera prestazione.
Tuttavia, chi sceglie di fare affidamento su e-commerce appositi, progettati appositamente per facilitare le operazioni di recupero crediti, può andare incontro ad agevolazioni consistenti, oltre che poter contare su tutte le potenzialità di un servizio digital.
Gli e-commerce per il recupero crediti dispongono di tariffe minori per la netta riduzione dei costi vivi delle singole pratiche di recupero, gestite interamente attraverso la piattaforma.